⛏️Quanto costa minare Bitcoin? - 💹Il nuovo corso dell'economia Cinese
🐦La storia di Jack Dorsey, il fondatore di Twitter
Oggi andremo a vedere:
-Le principali News della settimana
🗞️
-“
💹Il nuovo corso dell’economia Cinese”
-“
⛏️Quanto costa minare Bitcoin?”
-La storia di Jack Dorsey, il fondatore di Twitter🐦
-Trend della settimana📈
-Impara💡: Che cosa sono le Cryptovalute?
News 🗞️
-Facebook chiude un accordo con News Corp in Australia per la diffusione delle notizie.
Non si conoscono i termini finanziari, ma si parla di accordo pluriennale tra Facebook e il gigante dell’informazione di Rupert Murdoch. Permetterà al servizio di news di Facebook di condividere le notizie dei principali media australiani, come The Daily Telegraph e Sky News. → Link
-Google dimezza le commiossioni del PlayStore.
Google ha annunciato martedì che ridurrà le tariffe dell'app store di Google Play al 15% sul primo milione di dollari che uno sviluppatore guadagna ogni anno sullo store di Google. Dopo che gli sviluppatori hanno superato la soglia di $ 1 milione di vendite per un anno, Google addebiterà agli sviluppatori la sua tariffa standard del 30% per acquisti e download in-app.→ Link
-Oscar: i film di Netflix ottengono 35 nomination.
Il servizio di streaming si piazza davanti alle case di produzione di Hollywood. Mank ha 10 nomination, tra cui miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista, The Trial of the Chicago 7 ne ha 6. Infine, Crip Camp, un documentario realizzato della casa di produzione di Michelle e Barack Obama. → Link
-Elon Musk ha prodotto un brano techno dedicato agli NFT.
Il brano di musica parla di NFT e sarà disponibile in versione “non-fungible token". Annunciato da un suo tweet al quale però Musk non ha incluso nessun link, per cui non è chiaro se il progetto sia pronto per la vendita oppure sia in fase di preparazione. → Link
-Stripe chiude il round di 600 milioni di dollari con una valutazione di 95 miliardi.
Stripe ha affermato che utilizzerà i finanziamenti per espandere la propria attività in Europa, con un focus sulla sua sede centrale europea, e anche per rafforzare la sua rete globale di pagamenti e tesoreria. → Link
💹Il nuovo corso dell’economia Cinese
La crisi pandemica che ha coinvolto l’intero pianeta ha inferto duri colpi a tutte le economie del globo anche se, è bene evidenziare, c’è chi ha effettivamente attutito meglio l’impatto. Tra questi abbiamo sicuramente la Cina. Il mese di marzo si è aperto con l’appuntamento politico annuale più importante del Partito comunista cinese, nel corso del quale sono stati forniti alcuni dati ed il presidente Xi Jinping ha potuto illustrare le linee guida da seguire.
La linea del governo…
La linea dettata dal presidente cinese Xi si indirizza verso una maggiore indipendenza del paese rispetto all’esterno. Le attenzioni dovranno infatti concentrarsi verso il mercato nazionale, senza tuttavia recidere le relazioni internazionali estere, rimanendo la globalizzazione cinese un obiettivo comunque fondamentale da portare avanti.
Un rafforzamento degli investimenti sul piano interno voluto dal governo che verterà necessariamente su quel processo, avviato da qualche tempo, di incremento in termini qualitativi della produzione. Una mossa simile, anche alla luce dei recenti investimenti in materia, permetterà alla Cina di ergersi quale leader in quei due settori che sono destinati a catalizzare le attenzioni degli investimenti delle principali economie del pianeta: transizione ecologica e sviluppo digitale.
Quali conseguenze?
Tutto ciò avrà inevitabilmente grossi sviluppi sui mercati e finirà per dettare i futuri trend sul piano internazionale. Vedremo anzitutto prodotti cinesi che inizieranno a collocarsi su standard qualitativi, di prezzo più elevato quindi, oltreché possibili stravolgimenti su particolari mercati come quello delle terre rare.
Elemento fondamentale per la componentistica tecnologica più avanzata, per il quale non è escluso che la Cina possa decidere di stringere la cinghia delle esportazioni determinando così la necessità per i colossi dell’H-Tech la necessità di ricorrere a soluzioni alternative. Occhio quindi alla situazione dei giganti della tecnologia sui mercati!
⛏️Quanto costa minare Bitcoin?
I Bitcoin, ad oggi, sono diventati una vera e propria moneta, con un valore attestato di circa 57.000 dollari per singola criptovaluta. Si tratta di una moneta digitale decentralizzata creata su Internet e slegata dalle comuni valute a corso legale, come l’Euro o il Dollaro.
Cosa vuol dire minare?
Il mining è essenzialmente far girare su un computer un programma che risolve dei problemi di matematica complessi. Risolvendo questi problemi matematici, le crypto transazioni sono verificate, gli importi possono considerarsi correttamente scambiati tra A e B. Il miner che risolve il problema per primo viene premiato, in criptovaluta, dallo stesso algoritmo per la prestazione offerta.
In 12 anni nella storia di Bitcoin, non una singola transazione nella sua blockchain è stata fraudolenta, un dato incredibile considerando che vengono processati qualcosa come 10 trilioni di dollari in transazioni.
Cosa serve per minare
Per minare si ha, in genere, bisogno solo di una scheda madre, una SSD con un sistema operativo, alimentazione elettrica, una RAM e, dulcis in fundo, la parte più importante, la scheda video. Dopodichè si avrà bisogno di un wallet, un indirizzo digitale per contenere le criptovalute. Tutti i computer in competizione useranno il medesimo algoritmo per risolvere i complessi problemi matematici, sicché tutto dipende dalla potenza hardware che si possiede e dal costo dell’elettricità.
Perchè le schede video sono così importanti?
La scheda video è notoriamente utilizzata dai giocatori per ottenere prestazioni grafiche sempre più elevate dei loro giochi, ma questo non è l’unico utilizzo. Una singola scheda video può eseguire 27 milioni equazioni matematiche al secondo. Sembra molto ma in realtà ogni secondo vengono eseguite 400 trilioni di operazioni matematiche.
Quindi per poter svolgere queste operazione si è arrivato alla creazione di una mining pool, in cui ogni singolo miner combina la sua potenza di calcolo con altri migliaia di miners sparsi per il mondo. È diventata, quindi, una competizione non più singola ma una guerra tra mining pool.
È conveniente spendere questi soldi in attrezzatura e in energia elettrica per minare le criptovalute? Facciamo un pò di conti.
Prendiamo la scheda video più potente al momento e impossibile da reperire sul mercato: NVIDIA RTX 3090 del costo all’incirca di 3000 $. Se le facessimo minare a piena capacità potremmo guadagnare circa 380 $ al mese. Oltre alle schede video bisogna aggiungere il costo dell’elettricità, il quale varia tra i singoli stati. Quindi non ha senso minare a New York, dove il costo è alle stelle, ma è più conveniente in stati come l’Egitto e il Kuwait. Prendendo il costo dell’energia di circa 20 $ mensili, si potrebbe ottenere un profitto di circa 360 $ al mese minando Bitcoin.
Dobbiamo tenere conto del...
Del premio che un miner guadagna, non è fisso ma decresce con il passare del tempo. Nel caso del Bitcoin, nel 2009, il premio per ogni blocco risolto era di 50 BTC. Da allora ogni 4 anni avviene il cosiddetto having che dimezza il guadagno dei miner arrivando a 6,25 BTC dell’ultimo having avvenuto il 21-22 maggio 2020.
Tiriamo le somme…
Al momento può sembrare un buon investimento da fare, semplificando i costi che non abbiamo citato e con queste condizione si può rientrare dell’investimento iniziale in meno di un anno. Senza considerare le fluttuazioni di prezzo dovute alla elevata volatilità del Bitcoin.
Ma iniziare oggi può presentare non pochi problemi. Costruire un hardware performante è la barriera più grande da affrontare, infatti, è quasi impossibile reperire la scheda video top di gamma sul mercato.
Prendendo una scheda video di fascia più bassa, ovviamente essendo meno performante, si avranno guadagni minori e uno dei problemi da affrontare in questo periodo riguarda la reperibilità di queste ultime. Si è creato una sorta di caccia alla strega, facendo impennare il prezzo di tutte le schede video, di qualsiasi fascia di prezzo, dando origine ad un mercato inflazionato arrivando a far pagare schede video fino a 4000 $.
Controlla o confronta i potenziali guadagni del tuo hardware
La storia di Jack Dorsey
🐦
Jack Dorsey nasce nel 1976 a Saint Louis, Missouri, e sin dall’infanzia si intravede in lui una naturale predisposizione per il mondo del web e dell’informatica in generale, siamo del resto nell’era della nascita di Internet.
Frequenta il liceo cattolico Bishop DuBourg High School ed all’età di soli 15 anni, a conferma delle precoci capacità mostrate, sviluppa un software gestionale dedicato alle compagnie di taxi. Decide quindi di intraprendere il percorso universitario, prima all’Università del Missouri e successivamente alla New York University. Tuttavia Dorsey non terminerà mai gli studi, gettandosi nel mondo del lavoro digitale.
La svolta in California
Nel 2000 si trasferisce in California, ad Oakland, dove apre la sua software house e proseguendo nello sviluppo di software per taxi, macchine a noleggio e autotrasportatori. In tale periodo nasce in Dorsey l’idea di realizzare una piattaforma grazie alla quale gli utenti potessero comunicare fra loro sfruttando la semplicità della messaggistica in un canone diverso dal solito.
La svolta decisiva si ha con l’avvicinamento di Dorsey ad una compagnia chiamata Odeo, con sede nella Silicon Valley. Proprio insieme ad Odeo e ad Evan Williams prende vita quella piattaforma che oggi tutti conosciamo con il nome di Twitter e l’iconico logo con l’uccellino, grazie alla quale era possibile scrivere brevi messaggi da un massimo di 140 caratteri noti come “tweets”. Curioso l’aneddoto riguardante il primo tweet della storia realizzato proprio dallo stesso Jack che recitava “Just setting up my twttr”.
Dorsey viene nominato CEO della neonata società e nel 2006 il successo di Twitter si espande in tutto il mondo, ribaltando quei dubbi iniziali dovuti principalmente alla limitata lunghezza del messaggio condivisibile.
Le luci della cronaca internazionale arrivano quando nel 2008 la piattaforma diviene uno dei principali campi di scontro degli allora candidati alla presidenza USA Obama-McCaine, per proseguire la sua netta crescita nel corso degli anni 2010.
Il nuovo progetto…
Nel mentre Dorsey decide di dare vita ad un nuovo progetto: Square, il sistema che consente alle persone di ricevere pagamenti con carta elettronica grazie ad un piccolo dispositivo collegato al proprio smartphone o al computer, con l’idea di sostituire il classico POS. Questo dimostra come una personalità brillante quale Jack Dorsey che nel mentre ha visto la sua fortuna crescere in modo esponenziale grazie alla quotazione in borsa del 2013, non limiti mai la propria creatività.
Come detto il lancio della IPO di Twitter frutta a Dorsey, nel frattempo dimessosi dalla carica di CEO in favore di Evan Williams per concentrarsi sul progetto Square, un guadagno enorme con la crescita esponenziale del valore delle azioni, in un solo giorno, che sale da 26 a 45 dollari per azione.
Dopo qualche anno di lontananza, ed in un periodo non troppo florido per la piattaforma, Jack decide di assumere nuovamente la carica di CEO della compagnia portando nuove idee per il futuro, una delle quali, il raddoppio del limite massimo di caratteri di un tweet fino a 280, rappresenta una svolta rispetto al momento primo del social media.
Per il futuro Jack ha altre idee innovative in serbo, non resta che attenderle.
Trend della settimana 📈
Extended Reality
XR è la combinazione di ambienti reali e virtuali tramite AR, VR e tecnologia indossabile.
Si stima che il mercato XR globale raggiungerà 105 miliardi di dollari entro il 2030 (CAGR del 48,3%).
È interessante notare che la maggior parte della crescita nello spazio VR / AR non proviene dai giochi. Invece, la crescita di XR è in gran parte guidata da settori come l'ingegneria e la produzione.
Qual è il prossimo step?
Oggi, circa la metà della spesa per XR proviene da prodotti di consumo. E Accenture riferisce che l'industria manifatturiera XR supererà quella dei consumatori XR quest'anno.
Lo stesso studio stima che entro i prossimi tre anni gli investimenti nelle industrie di produzione e costruzione XR saranno il doppio di quanto vale oggi l'intero settore.
Impara 💡
Criptovalute
Una criptovaluta è una valuta virtuale che costituisce una rappresentazione digitale di valore ed è utilizzata come mezzo di scambio o detenuta a scopo di investimento. Le criptovalute possono essere trasferite, conservate o negoziate elettronicamente.
Alcuni esempi tipici sono il Bitcoin, LiteCoin, Ripple, Ethereum, Cardano, Tron. Le criptovalute sono delle monete digitali decentralizzate create su internet e slegate dalle comuni valute a corso legale come l’euro o il dollaro. dunque non sono sottoposte all'emissione, alla garanzia o al controllo da parte di banche centrali o autorità pubbliche.
Si tratta di valute in genere emesse da emittenti privati che si servono di software altamente specializzati e, generalmente, di tecnologie blockchain. La loro gestione avviene di norma tramite portafogli virtuali denominati e-wallet. Per le criptovalute non esiste una borsa di riferimento ed è possibile operare in questo mercato a qualsiasi ora del giorno dal lunedi alla domenica.
Bene, siamo giunti alla fine della Newsletter per questa settimana.
Ti ringraziamo per aver letto i nostri contenuti e ti auguriamo un buon inizio di settimana!
La tua opinione è essenziale. Facci sapere cosa ne pensi!