💸Perché Warren Buffet detiene 144 miliardi di dollari in liquidità invece di comprare più azioni
La storia di Carlo Debenedetti📰
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-"💸Perché Warren Buffet detiene 144 miliardi di dollari in liquidità invece di comprare più azioni”
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News 🗞️
-Tutto ciò che Apple ha annunciato al suo evento "Peek Performance”.
Tra le tante novità annunciate ieri in streaming dall’Apple Park, c’è stato l'iPhone SE, un telefono “economico”, dotato di connettività 5G. È stato presentato il Mac Studio, il nuovo iPhone 13, che sarà disponibile in due diverse tonalità di verde.→ Link
-Alibaba e altri titoli cinesi crollano dopo che la SEC identifica 5 aziende per il delisting dalle borse statunitensi.
La Securities and Exchange Commission ha reso noti i nomi di 5 società cinesi che potrebbero essere escluse dalle borse americane, colpevoli di non aver offerto informazioni adeguate all’autorità di vigilanza.→ Link
-Swiggy, il gigante indiano della consegna di cibo a domicilio, punta a una IPO da 1 miliardo di dollari.
La startup, che è stata valutata a 10,7 miliardi di dollari a gennaio di quest'anno, sta cercando di raccogliere fino a 1 miliardo di dollari nella IPO, che prevede di presentare già nella prima metà del prossimo anno.→ Link
-Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo sulle criptovalute.
Il presidente Joe Biden mercoledì ha presentato un ordine esecutivo a lungo atteso che incarica le agenzie federali nella ricerca e sviluppo di raccomandazioni politiche per il mercato nascente - un piccolo, ma cruciale passo nell'adozione della valuta digitale che ha aiutato le principali criptovalute, compresi bitcoin ed ether, a pareggiare le recenti perdite.→ Link
-La startup parigina chiude un round da 35 milioni di dollari per portare una tecnologia logistica dirompente nell'arte e nell'antiquariato.
Convelio permette a case d’asta, gallerie e collezionisti di accedere a uno strumento di quotazione istantanea per i servizi di logistica. Scommettendo alla grande sull'immenso potenziale della catena logistica nel mondo dell'arte, l'azienda parigina di spedizioni d'arte guidata dalla tecnologia Convelio ha ora raccolto un finanziamento di 35 milioni di dollari (30 milioni di euro). → Link
💸Perché Warren Buffet detiene 144 miliardi di dollari in liquidità invece di comprare più azioni
[🕑: 2 minuti]
Ogni anno, Warren Buffett pubblica una lettera annuale agli azionisti della Berkshire Hathaway, aggiornando i suoi investitori sull'andamento finanziario dell'azienda e riflettendo sulle scelte che ha fatto negli anni.
Nella nota di quest'anno, un'informazione ha fatto drizzare le orecchie a molti investitori. Buffett sta tenendo contanti, e molto. Ma per una società valutata più di 700 miliardi di dollari, vi chiederete quanto vale per loro questo “molto”. Al momento, circa 144 miliardi di dollari.
Buffett spiega:
tiene sempre almeno l'80% del suo patrimonio netto investito in azioni
preferisce che questo numero sia più vicino al 100%. "L'attuale posizione di Berkshire dell'80% o giù di lì nelle imprese è una conseguenza del mio fallimento nel trovare intere società o piccole porzioni di esse che soddisfano i nostri criteri per la detenzione a lungo termine", ha scritto
I criteri di Buffett
Quando si parla dei criteri che applica per la detenzione di azioni di società a lungo termine si sta parlando della sua filosofia d'investimento - che si basa sull'idea di comprare buone aziende ad un valore interessante. Il momento migliore per investire è quando il valore offerto della società è superiore al prezzo della singola azione. Il mercato azionario è molto efficiente ed è quindi tendenzialmente difficile scovare aziende il cui prezzo è inferiore al valore effettivamente erogato dall’azienda.
Dry powder
La Berkshire ha sempre almeno un po' di contanti a portata di mano, nota Buffett nella lettera: lui e il socio Charlie Munger si sono impegnati a tenere sempre almeno 30 miliardi di dollari di riserva.
Ma non tiene contanti solo per coprire le emergenze. Li tiene per i periodi in cui è alla ricerca di un buon affare - una strategia che molti osservatori del mercato chiamano "dry powder".
La storia di Carlo Debenedetti📰
[🕑: 2 minuti]
Carlo Debenedetti, nasce a Torino il 14 novembre del 1934 figlio di Rodolfo Debenedetti, ebreo sefardita, e Pierina Fumel, di fede cattolica. Il padre apparteneva a una famiglia di professionisti e banchieri, ma fu il primo della casata a lanciarsi nel campo dell’industria, fondando nel 1921 la Compagnia Italiana Tubi Metallici.
Gli inizi
Dopo aver vissuto per diversi anni in Svizzera, dove avevano ottenuto asilo per sfuggire alle persecuzioni delle Leggi Raziali, la famiglia rientrò in Italia, sempre a Torino, prendendo dimora nello stesso stabile della famiglia Agnelli. Compagno di scuola di Umberto Agnelli, fratello di Gianni, il legame con questa famiglia segnerà la sua vita.
Nel 1958 si laurea in ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Torino e subito dopo inizia a lavorare nell’azienda di famiglia.
Assieme al fratello Franco acquisì nel 1972 la Gilardini, una società quotata in Borsa che fino ad allora si era occupata di affari immobiliari e che i due fratelli trasformeranno in una holding di successo, impegnata soprattutto nell’industria metalmeccanica.
Nel 1976, grazie all’appoggio di Gianni e Umberto Agnelli, quest’ultimo suo vecchio compagno di scuola, fu nominato Amministratore delegato della FIAT. Nell’operazione Debenedetti cedette il 60% della Gilardini, ottenendo in cambio il 5% delle azioni della casa automobilistica. Tuttavia a causa di divergenze con la proprietà rimase in carica per soli 4 mesi.
L‘ingresso in Olivetti e gli altri affari
Nel 1978 entrò in Olivetti, di cui divenne presidente. L’azienda versava in crisi e la “cura Debenedetti” portò quello che era un pesante rosso a guadagni che nel giro di pochi anni divennero miliardari. Famosa un inoltre la cessione del 25% del capitale sociale per oltre 450 miliardi di lire al colosso americano delle telecomunicazioni AT&T, un record per il mercato italiano dell’epoca.
Seguirono molte altre imprese imprenditoriali, alcune delle quali piuttosto controverse, tra cui l’ingresso nel capitale societario del Banco Ambrosiano, la fondazione di Omnitel, il possesso delle azioni Montedison ed il tanto discusso caso SME.
Quegli anni segneranno inoltre l’ingresso di Debenedetti nel campo dell’editoria, passando attraverso la controversa e ben nota vicenda del lodo Mondadori. La famiglia Debenedetti oggi è alla guida del Gruppo editoriale L’Espresso, che oltre all’omonimo giornale è proprietaria di diverse altre testate giornalistiche nazionali e di varie emittenti radiofoniche.
Quanto alla vita privata, da sempre vicino alla politica italiana di sinistra, finanziatore di diversi partiti esponenti di questa corrente, si è sposato due volte ed i suoi figli hanno trovato impiego alla guida di diverse società del gruppo. Vive prevalentemente tra Roma e la Svizzera, nel 2018 secondo il Sole24ore il suo patrimonio personale si attestava attorno ai 600 milioni di euro.
Robe dall’Internet 🌐
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-Podrest trasforma gli articoli in podcast. Con questo strumento, una serie di articoli da leggere può diventare un podcast da ascoltare mentre si fa dell’altro.→ Approfondisci
-Flex: il nuovo rover per il trasporto sulla superficie lunare. Chiamato FLEX, per Flexible Logistics and Exploration, il rover può accovacciarsi e sollevare carichi dalla superficie della Luna, trasportandoli sotto la sua pancia prima di depositarli nel luogo previsto. Con il suo "concetto di carico modulare", può trasportare molti tipi diversi di oggetti, purché siano costruiti secondo uno standard concordato di dimensioni e forma.→ Approfondisci
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